Nasce la valuta dei BRICS?

Nasce la valuta dei BRICS?

Ci sono segnali sempre più importanti sulla nascita di una imminente valuta e piattaforma di pagamento dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Ne abbiamo già parlato nel post Brics nuova piattaforma di pagamento.

Questo significava che quando un qualsiasi paese nel mondo, acquistava petrolio, lo pagava esclusivamente in dollari americani.

Poi è arrivata la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, insieme alle sanzioni emesse dagli americani contro la stessa Cina, l'Iran e la Russia, e qualcosa è cambiato. 

Nel corso del 2023, sembra che un quinto delle negoziazioni di petrolio è stato effettuato in valute diverse dal dollaro. 

A questo punto, se i BRICS dovessero veramente creare una nuova valuta BRICS di riserva, potrebbe accadere qualcosa che travolgerebbe il dollaro americano, portando ad un cambiamento significativo delle economie di tutto il mondo e, soprattutto, alla cosiddetta de-dollarizzazione (vedi nota finale).

  • Quale potrebbe essere il potenziale di una valuta BRICS?
  • Veramente ci sarebbe il crollo del dollaro?
  • E quali implicazioni potrebbero esserci per gli investitori di tutto il mondo?

Siamo tutti in attesa di poter dare risposta a queste e a molte altre domande.

Chiudo l'articolo ricordandoti che siamo alla vigilia del summit annuale dei BRICS, previsto dal 22 al 24 ottobre a Kazan, in Russia (dove, fra l'altro, parteciperanno anche il Presidente brasiliano Lula e il leader cinese Xi Jinping)

Da questo incontro, alcuni osservatori prevedono l’annuncio di una piattaforma di pagamento multivaluta o una valuta di trading BRICS sostenuta dall’oro (vedi la Cina che sta acquistando oro a iosa)

In quel summit, si potrebbe scrivere la storia: il primo tentativo di superare l’accordo di Bretton Woods siglato a luglio del 1944 (un'insieme di regole economiche internazionali stipulate dai più importanti paesi industrializzati dell'occidente). 


Riflessione finale dell'autore

Purtroppo, all'interno dei BRICS, non c'è l'Italia, che resta legata all'Europa e agli Stati Uniti. Io non sono un esperto di macro economia, ma ho la sensazione che la nostra nazione commetta un grave errore a non salire su questo carro. 

I BRICS rappresentano attualmente il 36% della quota PIL mondiale e  addirittura, il 47% della popolazione mondiale. 

Non lo dico io, ma Qui Finanza.

Spero di sbagliarmi, ma se veramente quest'operazione dei BRICS riuscirà, noi andremo a fondo con il dollaro. 

Ma sottolineo, ancora una volta, che quest'ultima parte è solo una mia personale riflessione. Sono solo un appassionato di cultura finanziaria e, per giunta, autodidatta. Non essendo un esperto, certamente mi sbaglio...

Giancarlo Fornei


Nota dell'autore: 

  • La de-dollarizzazione è un processo attraverso il quale i Paesi cercano di ridurre la loro dipendenza dal dollaro americano Questo può avvenire tramite l'uso di altre valute nelle transazioni commerciali, finanziarie ed economiche o l'accumulo di riserve di valuta estera.
  • Trovi un articolo molto interessante per approfondire l'argomento a questo link.



Articolo costruito con l'uso di più fonti:




L'ultimo articolo pubblicato sul blog: l'oro supera i 2.600 dollari


Per approfondire sui BRICS, leggi il libro: Un'analisi approfondita delle cinque potenze emergenti.


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