I prezzi di oro e argento tornano in zona record


L'oro è tornato in zona record, arrivando vicinissimo al picco storico di 1.444,40 dollari l'oncia, raggiunto lo scorso 7 Marzo e, trainando con sè l'argento, ai massimi da 31 anni, oltre 37$/oncia.
Una performance che suona quasi beffarda: proprio ieri Barclays Capital - diffondendo i risultati del sondaggio annuale sugli obiettivi di investimento nelle commodities - sentenziava che nessuno sembra più credere nella storia dell'oro.
Su oltre cento investitori interpellati, in effetti, nessuno ha messo il lingotto in testa alle sue preferenze, al contrario, il metallo giallo è finito al penultimo posto nella classifica delle performance attese per il 2011, classifica dominata, invece, dal petrolio (ritenuto vincente dal 28%) e dai cereali.
L'oro ha già corso molto e in prospettiva forse non sarà in grado di eguagliare i rialzi di altre materie prime: dall'inizio dell'anno, in effetti, le sue quotazioni si sono apprezzate di uno striminzito 2%.
L'argento, invece, sostenuto anche dalle sue caratteristiche di metallo "industriale" ha guadagnato oltre il 20%, come il petrolio.
Tuttavia, da qualche giorno, l'interesse per il lingotto è tornato ad essere rilevante, i raid aerei contro la Libia e l'allarme provocato dal diffondersi dei disordini nel mondo arabo offrono spunti favorevoli alla ricerca di beni rifugio.
Anche i timori sul debito sovrano dei paesi europei sono tornati ad accentuarsi, con la crisi di governo in Portogallo.
L'oro starà anche passando di moda, ma evidentemente, c'è chi pensa che tenerlo in portafoglio, come rimedio anti-inflazione, possa ancorca rivelarsi utile.
Articolo tratto da: Il Sole 24 ore - 24 Marzo 2011

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